Area Ascolto

Mio marito è venuto a mancare all’improvviso. Un attacco di cuore, non c’è stato niente da fare: un attimo prima eravamo seduti a cena e stavamo parlando dei programmi per il fine settimana, quello successivo non c’era più e mi sono ritrovata da sola, con una figlia lontana per lavoro e una vita da ricostruire.

La perdita è stata così devastante che il dolore mi ha sopraffatta e non sono stata in grado di accettare la perdita. Il peso di questa nuova solitudine, la tristezza… tutto si è trasformato in una battaglia che sembravo essere destinata a perdere.

In un momento di disperazione, ho deciso di confidarmi e parlare con il parroco della mia parrocchia, che frequento da quando mi sono sposata e trasferita in questa parte di città. È lui che, dopo avermi ascoltata, mi ha suggerito di rivolgermi al Centro di Ascolto della Caritas per trovare il sostegno di cui avevo bisogno e che da sola non ero in grado di permettermi.

Qui ho incontrato Maria, che mi ha accolta con grande comprensione, gentilezza e professionalità estrema. Durante le nostre sedute mi ha aiutata a elaborare il lutto, a trovare modi per affrontare il dolore e a ricostruire l’equilibrio che avevo perso. Non posso dire di avere pienamente accettato quello che è successo, ma sicuramente è grazie al suo supporto, alla presenza discreta e gentile, che sto imparando a gestire le mie emozioni e a vedere un futuro più luminoso.

Sono volontaria da tanti anni ormai, non saprei immaginare le mie settimane senza le ore che riesco a ritagliare per le persone che si rivolgono al Centro Diocesano di Ascolto. Sarà perché sono convinta che il benessere mentale sia fondamentale in un percorso di recupero e sostegno di chi è in difficoltà, sarà che sono tante le persone a Trieste che hanno bisogno di questo tipo di servizio, ma non mi sono mai posta il problema perché per me era la cosa giusta da fare.

Anna è una delle tante persone che ho avuto modo di aiutare. Quando si è presentata alla mia porta era visibilmente provata dalla perdita del marito, una storia davvero bruttissima che l’aveva lasciata in uno stato di profondo dolore e smarrimento. È stato il parroco della sua parrocchia a consigliarle di rivolgersi a noi per ricevere supporto psicologico all’interno di uno spazio sicuro, privo di giudizio e gratuito.

Anna si è fidata e si è affidata a me, iniziando un lungo e faticoso percorso verso la ricostruzione del suo equilibrio e di una nuova vita. Vederla rifiorire, piano piano, ha confermato ancora una volta quanto fondamentale sia la rete solidale che Caritas costruisce all’interno della comunità triestina, per garantire il benessere di tutti. La strada è ancora lunga, per Anna così come per la nostra città, ma non ho dubbi che la direzione in cui ci stiamo muovendo sia quella giusta.